In questa pagina viene proposto un modello lettera sfratto per morosità Word modificabile.
Nella pagina sono presenti anche le istruzioni necessarie per usare il modulo nel modo corretto.
Come Compilare il Modello Lettera Sfratto Per Morosità
La decisione di avviare una procedura di sfratto nei confronti di un inquilino può essere motivata da diverse situazioni, tra cui il mancato rilascio dell’immobile al termine del contratto di locazione, ritardi o mancati pagamenti del canone di affitto e degli oneri accessori, o la violazione di specifiche clausole contrattuali, come il subaffitto non autorizzato o il cambio d’uso non consentito dell’immobile. Per procedere con l’intimazione di sfratto, è indispensabile avvalersi dell’assistenza di un professionista legale.
L’intimazione di sfratto per morosità diventa una soluzione per il proprietario quando, superati 20 giorni dalla scadenza del pagamento senza che l’inquilino abbia saldato il debito, si verifica anche il mancato pagamento di una singola mensilità del canone. Per quanto riguarda gli oneri accessori, è necessario che il debito accumulato sia equivalente almeno a due mensilità di canone per poter procedere.
Prima di rivolgersi all’autorità giudiziaria per ottenere un’ingiunzione di pagamento per i canoni insoluti, il proprietario ha la possibilità di cercare una soluzione meno conflittuale, inviando all’inquilino una lettera di sollecito per il pagamento dell’affitto. Questa comunicazione può rappresentare un cordiale promemoria per saldare il dovuto oppure costituire una formale messa in mora, secondo l’articolo 1219 del Codice Civile, avvertendo che, in assenza di pagamento entro 15 giorni, si procederà per vie legali.
Interessante notare che il proprietario ha facoltà di redigere e inviare autonomamente la lettera di sollecito, senza necessariamente dovere ricorrere all’assistenza di un avvocato. Questo passaggio iniziale può favorire una risoluzione amichevole della situazione, permettendo all’inquilino di regolarizzare la propria posizione prima di intraprendere azioni legali più drastiche.
Intraprendere una procedura di sfratto per morosità comporta per il proprietario una serie di costi che devono essere attentamente considerati prima di procedere. Tra questi, le spese legali, che includono la parcella dell’avvocato, generalmente oscillante tra gli 800 e i 1.200 euro, rappresentano una voce significativa. A questi costi si aggiungono il contributo unificato, ossia la tassa relativa alle spese giudiziarie, la cui entità varia a seconda del valore della lite, oltre all’imposta di registro e all’imposta di bollo. Queste spese sono inizialmente a carico del proprietario, ma possono essere recuperate richiedendo all’inquilino moroso il rimborso delle stesse, insieme ai canoni di locazione arretrati, qualora il giudice convalidi lo sfratto.
L’intimazione di sfratto per morosità avvia un processo legale che vede l’inquilino chiamato a comparire dinanzi al giudice competente, basato sulla localizzazione dell’immobile in questione. A questo punto, lo scenario può evolversi in due direzioni principali: l’inquilino può scegliere di non presentarsi in tribunale o di non opporsi allo sfratto, portando così alla convalida dello sfratto stesso da parte del giudice, che potrà stabilire un termine per lo sgombero dell’immobile; oppure l’inquilino può decidere di contestare l’intimazione, dando origine a un processo che vedrà il giudice valutare le prove e prendere una decisione definitiva.
È fondamentale che l’inquilino compaia in tribunale alla prima udienza, poiché gli verrà offerta l’opportunità di regolarizzare la propria posizione saldando i debiti pendenti, inclusi gli oneri accessori e le spese processuali, evitando così lo sfratto. In caso di riconoscimento del debito e di comprovate difficoltà economiche, il giudice può concedere un “termine di grazia” fino a un massimo di 120 giorni per il saldo del debito, una misura prevista esclusivamente per i contratti di locazione residenziale.
Va sottolineato che la possibilità di sanare la morosità in sede giudiziale è limitata a tre volte nel corso di quattro anni. Qualora l’inquilino adempia al pagamento entro i termini concessi, si eviterà la rescissione del contratto di locazione. Tuttavia, se l’inquilino non provvede al pagamento o lo fa solo parzialmente, il giudice procederà con la convalida dello sfratto, stabilendo un termine di 60 giorni dallo scadere del “termine di grazia” per l’abbandono dell’immobile.
Nel caso in cui l’inquilino non ottemperi alla convalida di sfratto e si rifiuti di lasciare volontariamente l’immobile, si procede con un’azione di esecuzione forzata. Questo passaggio rappresenta l’ultimo stadio del processo legale di sfratto, nel quale si ricorre all’intervento dell’autorità giudiziaria per assicurare l’effettiva liberazione dell’immobile.
Per avviare l’esecuzione forzata, il proprietario, attraverso il proprio avvocato, deve compiere alcuni passaggi procedurali iniziali presso il Tribunale. In primo luogo, è necessario ottenere l’originale del decreto di convalida di sfratto emesso dal giudice e farne una copia autenticata. Questo documento, unitamente all’atto di precetto, deve essere poi notificato all’inquilino. L’atto di precetto costituisce un’ulteriore intimazione legale rivolta all’inquilino, che gli concede un termine ultimo di 10 giorni dalla notifica per liberare l’immobile, rappresentando di fatto l’ultimo avviso prima dell’azione coattiva.
Qualora l’inquilino ignori anche l’atto di precetto e persista nel rifiuto di sgomberare l’immobile, si procede con l’intervento dell’ufficiale giudiziario. Quest’ultimo, fornendo un preavviso di almeno 10 giorni, notifica all’inquilino una “monitoria di sgombero”, comunicando la data in cui avrà luogo l’esecuzione forzata dello sfratto. Questa notifica ha lo scopo di informare l’inquilino dell’imminente azione e di offrirgli un’ultima possibilità per abbandonare l’immobile evitando l’intervento forzato.
Se, nonostante questi avvisi, l’inquilino continua a occupare l’immobile, l’ufficiale giudiziario procederà con l’esecuzione forzata, richiedendo, se necessario, l’ausilio delle forze dell’ordine. Questo passaggio finale assicura che il proprietario possa recuperare la piena disponibilità del suo immobile, anche in presenza di resistenza da parte dell’inquilino.
Fac simile Lettera Sfratto Per Morosità Word da Scaricare
In questa sezione proponiamo il modello lettera sfratto per morosità Word da scaricare sul computer.
Una volta completato il download, è possibile compilare il modulo inserendo i dati mancanti. Il modulo editato può poi essere convertito in PDF o stampato.
Luca Sanna è un autore specializzato in questioni di diritti dei consumatori, che lavora presso un'associazione dei consumatori. Con il suo blog, mette a disposizione dei suoi lettori moduli utili, insieme a informazioni dettagliate sulla loro compilazione.