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Come Compilare il Modello Verbale Scioglimento Associazione Sportiva Dilettantistica
Lo scioglimento di un’associazione rappresenta la fase finale della sua esistenza. Però, non è un processo da affrontare con leggerezza o fretta. Si deve procedere con attenzione per garantire che la chiusura dell’associazione avvenga nel rispetto delle implicazioni civili e fiscali. È cruciale seguire le procedure legali previste per prevenire eventuali problemi legali e fiscali.
Per le associazioni sportive dilettantistiche non riconosciute, che costituiscono la maggioranza, non esistono regolamenti specifici per la loro dissoluzione. Questo è diverso dalle associazioni riconosciute, per le quali il Codice Civile dettaglia tutte le procedure per la liquidazione del patrimonio. La maggioranza degli esperti legali e giuridici concorda sul fatto che queste regole non si applichino alle associazioni non riconosciute. Di conseguenza, per queste ultime, è essenziale definire una procedura che assicuri una conclusione regolare.
Per le associazioni sportive dilettantistiche non riconosciute, le linee guida iniziali per la dissoluzione si trovano nel loro statuto. Come per tutte le decisioni amministrative dell’associazione, la procedura di dissoluzione deve seguire quanto stabilito dallo statuto. Il statuto deve obbligatoriamente includere clausole sulla fase finale dell’associazione. Questo requisito è essenziale per ottenere il riconoscimento da parte delle federazioni sportive nazionali e del CONI. Le clausole dovrebbero specificare come procedere allo scioglimento dell’associazione e come gestire il patrimonio rimanente. Sebbene le regolamentazioni non richiedano di elencare le possibili cause di dissoluzione, alcune comuni includono
-Conclusione dell’obiettivo dell’associazione
-Impossibilità di perseguire ulteriormente l’obiettivo
-Assenza di membri associati.
L’organo responsabile della decisione di dissolvere l’associazione è l’assemblea generale, convocata per una sessione speciale. Questa sessione deve seguire tutte le regole del quorum specificate nello statuto. La decisione di dissoluzione necessita dell’approvazione di almeno 2/3 dei membri. Successivamente, sarà necessario nominare i liquidatori, incaricati di gestire l’ultimo capitolo dell’associazione, inclusa la liquidazione. Durante questo periodo, i liquidatori regolamentano tutti i rapporti finanziari in sospeso.
I membri regolari dell’associazione possono assumere il ruolo di liquidatori, purché ciò sia deliberato o esteso dall’assemblea generale.
L’associazione si considera formalmente chiusa solo dopo che tutti i rapporti legali sono conclusi. Al termine della liquidazione, i liquidatori devono convocare un’ulteriore assemblea per presentare e approvare un bilancio finale. Se ci fossero fondi residui, l’assemblea decide come redistribuirli.
Il trattamento dei beni residui in seguito alla chiusura di un’associazione è una questione di notevole importanza. Come anticipato, l’art. 90, co. 17, lett. h) della Legge n. 289/02 richiede che gli statuti delle società e associazioni sportive dilettantistiche includano una clausola che prescriva la devoluzione del patrimonio ai fini sportivi in caso di scioglimento, previa consultazione dell’organismo di controllo menzionato nell’art. 3, co. 190, della Legge n. 662 del 23.12.96, a meno che non ci siano altre disposizioni previste dalla legge. Questa regola è una specifica di una disposizione più ampia, in quanto l’art. 148, co. 8, lett. b) del Tuir, stabilisce che tutte le entità associative che desiderano beneficiare di agevolazioni fiscali devono includere nei loro statuti una clausola che prescriva la devoluzione del patrimonio dell’ente, in caso di scioglimento per qualsiasi causa, ad un’altra associazione con finalità analoghe o per fini di pubblica utilità, previa consultazione dell’organismo di controllo e salvo diverse disposizioni legali.
Per quanto riguarda i compiti relativi alla devoluzione del patrimonio, gli unici riferimenti pratici disponibili sono quelli associati alle Onlus. Di conseguenza, si tende a seguire queste indicazioni anche per altre tipologie di associazioni, come nel caso delle associazioni sportive dilettantistiche.
Bisogna sottolineare che qualsiasi trasferimento di beni appartenenti all’associazione effettuato prima della liquidazione definitiva deve essere realizzato ai valori di mercato. Questa pratica aiuta a prevenire eventuali dispute relative alla trasferenza dei beni, incluso il divieto statutario di distribuzioni indirette di utili.
Se durante l’esistenza dell’associazione uno o più membri avessero fornito un prestito non remunerato per supportare le esigenze operative, questi prestiti possono essere restituiti al loro valore nominale utilizzando l’attivo residuo derivante dalla liquidazione, senza violare il divieto di distribuzione di utili, anche indiretti, ai membri.
Una volta che l’assemblea ha approvato le azioni di liquidazione e ha assegnato l’eventuale attivo residuo, conferirà al liquidatore l’incarico definitivo di chiudere il codice fiscale e la partita IVA, fornendogli una copia del verbale della delibera di scioglimento. Solo il completamento di quest’ultimo atto formale determinerà lo scioglimento definitivo dell’associazione.
Fac simile Verbale Scioglimento Associazione Sportiva Dilettantistica Word da Scaricare
Di seguito è possibile trovare il modello verbale scioglimento associazione sportiva dilettantistica Word da scaricare sul computer.
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Luca Sanna è un autore specializzato in questioni di diritti dei consumatori, che lavora presso un'associazione dei consumatori. Con il suo blog, mette a disposizione dei suoi lettori moduli utili, insieme a informazioni dettagliate sulla loro compilazione.