In questa guida si trova un modello atto di citazione per accertamento di inadempimento contrattuale Word modificabile.
Nella pagina sono presenti anche le istruzioni utili per usare il modulo senza errori.
Come Compilare il Modello Atto Di Citazione Per Accertamento Di Inadempimento Contrattuale
Il concetto di inadempimento contrattuale e risarcimento del danno emerge quando, in un accordo tra due o più parti, non si verifica la corretta esecuzione della prestazione pattuita da uno dei soggetti coinvolti. Questo può accadere qualora la prestazione non sia fornita nel momento appropriato, nel luogo stabilito o secondo le modalità concordate. È fondamentale, quindi, l’esistenza di un vincolo che impegna una parte verso l’altra a svolgere una specifica azione, che può manifestarsi nel pagamento di una somma di denaro, nella riparazione di un oggetto, o nell’astensione da un’attività, come il non edificare in un certo luogo.
Il fulcro dell’inadempimento contrattuale e del conseguente risarcimento del danno si annida nell’obbligo di adempiere a una prestazione, che può essere qualificata sia come obbligazione di mezzi che come obbligazione di risultato. L’obbligazione di mezzi si riferisce alla necessità di impiegare la dovuta diligenza senza garantire il raggiungimento di un risultato specifico. Questo è tipico nelle professioni intellettuali dove, per esempio, l’avvocato è remunerato indipendentemente dall’esito del proprio operato. Diversamente, nell’obbligazione di risultato, il debitore si impegna a conseguire un risultato preciso, come nel caso dell’appaltatore che deve costruire un edificio secondo le specifiche concordate. Questa distinzione sottolinea la varietà delle responsabilità e degli obblighi che possono sorgere all’interno delle relazioni contrattuali, evidenziando l’importanza di una chiara comprensione e definizione delle prestazioni attese.
La condotta inadempiente di un debitore può avere conseguenze sia dirette che indirette sul creditore, con impatti che vanno oltre il mero mancato rispetto degli accordi contrattuali. Il danno diretto deriva immediatamente dall’inadempimento e comprende sia il danno emergente, ovvero la perdita effettivamente patita, che il lucro cessante, cioè il guadagno mancato a seguito dell’inadempimento, come già esplorato in precedenza.
Il danno indiretto, invece, si manifesta come una conseguenza secondaria, non immediata dell’inadempimento. La Corte di Cassazione, nella sentenza numero 2009 del 1997, lo ha definito come una conseguenza che rientra nella serie delle conseguenze normali del fatto, in base ad un giudizio di probabile verificazione rapportato all’apprezzamento dell’uomo di ordinaria diligenza. Questo implica che il danno indiretto si verifica in un momento successivo rispetto all’atto inadempiente e non si confonde con il danno emergente o con il lucro cessante, nonostante sia considerato risarcibile qualora si possa dimostrare un chiaro nesso causale tra l’azione inadempiente e il danno subito.
Per ottenere il risarcimento sia dei danni diretti che indiretti, però, è fondamentale stabilire un legame causale diretto con l’inadempimento. Questo nesso causale deve evidenziare come i danni siano una conseguenza diretta dell’atto inadempiente, sottolineando l’importanza di una dimostrazione accurata di tale collegamento. D’altro canto, non saranno considerati risarcibili quei danni indiretti che non si possono chiaramente collegare all’inadempimento contrattuale, rimanendo al di fuori del nesso di causalità con l’illecito contrattuale. Questa distinzione sottolinea la necessità di una valutazione attenta e dettagliata delle circostanze che circondano l’inadempimento e dei danni conseguenti, per determinare la loro risarcibilità nell’ambito delle relazioni contrattuali.
Per fare valere l’inadempimento contrattuale e ottenere il risarcimento del danno, esistono specifici percorsi legali che i soggetti coinvolti possono intraprendere. Questi percorsi dipendono dalla natura del contratto e dalle circostanze dell’inadempimento. Nei contratti a prestazioni corrispettive, il contraente che si trova davanti all’inadempimento dell’altra parte ha due opzioni principali
-Richiedere l’esatto adempimento della prestazione, se ciò è ancora possibile e non risulta eccessivamente oneroso o inutile a causa del tempo trascorso.
-Chiedere la risoluzione del contratto, qualora l’adempimento non sia più desiderabile o possibile, con l’effetto di liberare entrambe le parti dagli obblighi contrattuali, fatto salvo il diritto al risarcimento del danno.
Importante è sottolineare che la scelta tra l’esatto adempimento e la risoluzione del contratto non esclude la possibilità di richiedere il risarcimento per i danni subiti a causa dell’inadempimento. Questo significa che, indipendentemente dalla scelta di perseguire l’adempimento o la risoluzione, il soggetto danneggiato può comunque avanzare una richiesta di risarcimento del danno.
L’azione di risarcimento può essere intrapresa indipendentemente dalle altre azioni, come un percorso autonomo. Ciò offre flessibilità nella gestione delle conseguenze dell’inadempimento, permettendo di adeguare la risposta legale alle esigenze specifiche del caso.
Un aspetto da considerare è il termine di prescrizione per la richiesta di risarcimento. L’articolo 2946 del codice civile stabilisce che il diritto al risarcimento per inadempimento contrattuale può essere esercitato entro un termine ordinario di dieci anni dalla data dell’inadempimento, salvo casi eccezionali dove la legge prevede termini diversi, come il termine quinquennale per alcuni rapporti sociali o il termine biennale per le questioni assicurative.
L’articolo 1218 del codice civile italiano offre al creditore uno strumento legale per agire in giudizio contro il debitore in caso di inadempimento contrattuale, consentendogli di richiedere il risarcimento del danno subito. Questa azione giudiziaria inizia con la presentazione di un atto di citazione, attraverso il quale il creditore convoca il debitore dinanzi al giudice per dimostrare che quest’ultimo non ha adempiuto, in tutto o in parte, agli obblighi contrattuali assunti.
L’atto di citazione rappresenta dunque il momento in cui il creditore formalizza la propria richiesta di accertamento dell’inadempimento e, parallelamente, può avanzare la richiesta di risarcimento del danno, indipendentemente dalla domanda di esatto adempimento o di risoluzione del contratto. È rilevante notare che, anche se la richiesta di adempimento o di risoluzione dovesse essere respinta, il giudice potrebbe comunque accordare il risarcimento dei danni, diretti e indiretti, derivanti dall’inadempimento.
Nel dettaglio, se l’inadempimento non è giudicato sufficientemente grave da giustificare la risoluzione del contratto, questo non preclude la possibilità di ottenere un risarcimento per i danni subiti. Questo aspetto sottolinea l’autonomia della richiesta di risarcimento rispetto alle altre azioni legali intraprendibili in contesto di inadempimento contrattuale.
L’atto di citazione può quindi includere sia la richiesta di risoluzione del contratto sia quella di risarcimento del danno. In questa ipotesi, il calcolo del danno da risarcire terrà conto della differenza tra le conseguenze economiche che sarebbero derivate dall’esecuzione corretta e tempestiva del contratto e quelle effettivamente verificatesi a seguito dell’esecuzione tardiva o inadeguata. Inoltre, verranno considerate le spese sostenute dal creditore per far fronte all’inadempimento.
A seguito dell’atto di citazione, il debitore ha la possibilità di rispondere mediante la comparsa di costituzione, dando inizio al processo che si concluderà con la pronuncia di una sentenza.
Oltre alla possibilità di agire in giudizio, il creditore può avvalersi dell’eccezione di inadempimento, un principio espresso dall’articolo 1460 del codice civile, che sostanzialmente afferma che al creditore che non ha ricevuto l’adempimento promesso non può essere richiesto di adempiere ai propri obblighi. Questa eccezione permette di sospendere il proprio adempimento fino a quando non si verifica quello dell’altra parte, sottolineando la reciprocità e la bilaterità degli obblighi nei contratti a prestazioni corrispettive.
Fac simile Atto Di Citazione Per Accertamento Di Inadempimento Contrattuale Word da Scaricare
Di seguito è possibile trovare il modello atto di citazione per accertamento di inadempimento contrattuale Word da scaricare sul computer.
Una volta eseguito il download, risulta essere possibile modificare il modulo inserendo le informazioni mancanti. Il documento editato può poi essere trasformato in PDF o stampato.
Luca Sanna è un autore specializzato in questioni di diritti dei consumatori, che lavora presso un'associazione dei consumatori. Con il suo blog, mette a disposizione dei suoi lettori moduli utili, insieme a informazioni dettagliate sulla loro compilazione.