Fac Simile Contestazione Inadempimento Contrattuale Word

In questa guida viene proposto un  fac simile contestazione inadempimento contrattuale Word modificabile.
Nella pagina si trovano anche le informazioni necessarie per utilizzare il modulo senza errori.

Come Compilare il Modello Contestazione Inadempimento Contrattuale

Nel contesto dell’adempimento delle obbligazioni, la normativa, specificatamente l’articolo 1176 del codice civile, stabilisce che il debitore deve agire con diligenza nell’adempiere alle sue obbligazioni.
Quando si tratta dell’adempimento di obbligazioni legate all’esercizio di un’attività professionale, la diligenza richiesta deve essere valutata in relazione alla natura specifica dell’attività svolta. La norma non impone un dovere di diligenza aggiuntivo e non qualificato, ma fornisce un criterio generale per valutare la condotta del debitore nell’adempiere o meno alle obbligazioni assunte.
Per valutare correttamente la condotta di un professionista in termini di adempimento, è essenziale che l’oggetto della prestazione sia definito con chiarezza, visto che questo costituisce un presupposto logico per l’analisi della diligenza nell’adempimento.

L’inadempimento contrattuale, come definito dall’articolo 1218 del codice civile, si verifica quando il debitore non esegue la prestazione dovuta. In questo caso, è tenuto al risarcimento del danno, a meno che non dimostri che l’inadempimento o il ritardo sia stato causato da un’impossibilità di esecuzione non imputabile a lui.
Per parlare di inadempimento contrattuale, è necessario che siano presenti determinate condizioni. Per esempio, nel caso in cui si debba dimostrare che l’inadempimento o il ritardo sia stato causato da un’impossibilità non imputabile al debitore, l’onere della prova ricade sul debitore stesso. Un presupposto fondamentale dell’inadempimento è l’esistenza stessa dell’obbligazione.

L’articolo 1453 del codice civile stabilisce principi fondamentali riguardo all’inadempimento delle obbligazioni in un contratto. Secondo questa norma, se uno dei contraenti non adempie alle sue obbligazioni, l’altro contraente ha la facoltà di scegliere tra richiedere l’adempimento dell’obbligazione o la risoluzione del contratto. In entrambi i casi, il contraente ha anche il diritto di richiedere il risarcimento per i danni subiti a causa dell’inadempimento.
Un aspetto interessante di questa normativa è che la risoluzione del contratto può essere richiesta anche se è già stato avviato un giudizio per ottenere l’adempimento. Però, una volta che la risoluzione del contratto è stata richiesta, non è più possibile richiedere l’adempimento. Questo significa che una volta intrapresa la via della risoluzione, si esclude la possibilità di tornare indietro e chiedere l’adempimento dell’obbligazione originale.
Dalla data in cui viene proposta la domanda di risoluzione, l’inadempiente perde la possibilità di adempiere alla sua obbligazione. Questo sottolinea la natura definitiva della scelta di richiedere la risoluzione del contratto. La stipulazione di un contratto a prestazioni corrispettive e l’inadempimento di uno dei contraenti danno quindi diritto all’altro contraente di richiedere la risoluzione, l’adempimento o il risarcimento del danno.
Risulta essere importante notare che ciascuno di questi diritti è autonomo rispetto agli altri. Questo significa che un contraente può rinunciare a uno di questi diritti senza che tale rinuncia influenzi automaticamente gli altri diritti. Per esempio, si può rinunciare al diritto al risarcimento del danno mantenendo la richiesta di risoluzione del contratto.
Inoltre, se il debitore rifiuta di adempiere alla sua prestazione prima della scadenza dell’obbligazione, tale rifiuto è considerato un inadempimento e può portare alla risoluzione del contratto. Per i contratti di durata, l’azione di risoluzione non è più proponibile una volta che sia intervenuta la scadenza contrattuale, poiché non è possibile provocare la cessazione di un rapporto che si è già concluso.
Infine, un contratto può essere sciolto per inadempimento anche in assenza di un termine fissato per l’adempimento, se la parte debitrice ha manifestato chiaramente la volontà di non adempiere all’obbligazione. Questo principio consente di risolvere il contratto in situazioni in cui è evidente che il debitore non intende o non è in grado di adempiere alle sue obbligazioni, anche senza un termine specifico per l’adempimento.

Quando si verifica un inadempimento, quindi, il contraente leso ha diverse soluzioni sua disposizione per affrontare la situazione. Queste azioni hanno diverse conseguenze e requisiti.
La domanda di risoluzione del contratto è una di queste azioni. Essa mira a ottenere una sentenza giudiziale che dichiari la risoluzione del contratto, facendo risalire effetti giuridici al momento dell’inadempimento. Questa azione è basata sull’illecito commesso dall’altra parte e, se accolta, preclude l’esame di altre possibili cause di scioglimento del rapporto contrattuale. In altre parole, una volta che il contratto è risolto giudizialmente per inadempimento, non si possono più esplorare altre vie per la sua risoluzione.
Un altro strumento importante è la diffida ad adempiere. Questa non è un obbligo per la parte adempiente, ma piuttosto una facoltà. La diffida ha lo scopo di stabilire lo scioglimento di diritto del rapporto contrattuale in caso di mancato adempimento. La parte adempiente può scegliere di procedere direttamente con una domanda di risoluzione del contratto attraverso una pronuncia giudiziale, basandosi sull’inadempimento di non scarsa importanza dell’altra parte. Però, per arrivare alla risoluzione del contratto, non è sufficiente solo accertare il fatto oggettivo del mancato adempimento, è necessario anche stabilire che tale inadempimento sia imputabile all’obbligato, almeno a titolo di colpa.
Secondo l’articolo 1218 del codice civile, si considera causa non imputabile quando l’inadempimento è stato determinato da un impedimento oggettivo e non da un’erronea convinzione di non dover adempiere. La colpa dell’inadempiente è presunta fino a prova contraria. Questa presunzione può essere superata solo se il debitore fornisce prove che dimostrino che, nonostante l’uso della normale diligenza, non è riuscito a eseguire la prestazione a causa di circostanze a lui non imputabili.
Di conseguenza, non sarà pronunciata la risoluzione di un contratto a danno della parte inadempiente se viene superata la presunzione di colpevolezza dell’inadempimento, dimostrando che la sua mancata esecuzione non è imputabile a causa del rifiuto ingiustificato della controparte di ricevere la prestazione. In sostanza, la risoluzione del contratto per inadempimento richiede un’attenta valutazione delle circostanze e delle prove disponibili per stabilire la responsabilità e la colpevolezza dell’inadempiente.

Fac simile Contestazione Inadempimento Contrattuale Word da Scaricare

Di seguito si trova il modello contestazione inadempimento contrattuale Word da scaricare sul Pc.

Una volta terminato il download, risulta essere possibile editare il modulo aggiungendo le informazioni che servono. Il documento editato può poi essere trasformato in PDF o stampato.

Luca Sanna è un autore specializzato in questioni di diritti dei consumatori, che lavora presso un'associazione dei consumatori. Con il suo blog, mette a disposizione dei suoi lettori moduli utili, insieme a informazioni dettagliate sulla loro compilazione.