Un accordo di collaborazione tra associazioni culturali è un documento scritto con cui due o più realtà associative formalizzano un’intesa per perseguire obiettivi comuni, definire attività congiunte e regolare i rapporti operativi e amministrativi necessari alla realizzazione di progetti culturali. Serve a chiarire ruoli, responsabilità, modalità di finanziamento, gestione dei materiali e della comunicazione, nonché a prevedere le condizioni per la durata, la modifica e la cessazione della collaborazione, offrendo una base contrattuale che riduce il rischio di incomprensioni e facilita la rendicontazione verso terzi finanziatori o partner pubblici.
Come scrivere accordo di collaborazione tra associazioni culturali
Redigere un accordo di collaborazione tra associazioni culturali richiede attenzione sia agli aspetti sostanziali che a quelli formali: l’accordo deve essere sufficientemente dettagliato da disciplinare il progetto e allo stesso tempo abbastanza flessibile da permettere adattamenti operativi durante l’esecuzione delle attività. In primo luogo, è utile introdurre il documento con premesse che richiamino gli scopi statutari delle associazioni e le motivazioni che rendono opportuna la collaborazione; questa premessa non è mera forma, poiché aiuta a circoscrivere l’oggetto dell’intesa e a giustificare scelte operative e di natura economica di fronte a eventuali revisori, enti pubblici o finanziatori privati. L’oggetto dell’accordo deve descrivere in modo chiaro e sintetico il progetto o l’insieme di iniziative che le parti intendono realizzare: non basta nominare l’evento o l’iniziativa, è opportuno specificare finalità generali, destinatari delle attività, ambito territoriale e orizzonte temporale, così da evitare ambiguità interpretative.
Per quanto riguarda la durata è consigliabile indicare una data di inizio e di fine, prevedendo espressamente la possibilità di proroga concordata per iscritto e disciplinando il recesso anticipato con termini di preavviso adeguati. È prassi prevedere anche clausole che regolino la risoluzione per inadempimento, con la determinazione di quali comportamenti costituiscono inadempimento grave e con l’indicazione delle modalità di contestazione e di eventuale sanatoria. Le disposizioni sulla programmazione e sul monitoraggio delle attività devono descrivere le forme di coordinamento tra le parti: è opportuno individuare referenti specifici, frequenza delle riunioni, strumenti di rendicontazione e indicatori di valutazione dei risultati, in modo che il controllo dell’esecuzione risulti trasparente e condiviso.
Il capitolo economico richiede particolare attenzione: l’accordo dovrebbe specificare chi sostiene quali costi, come vengono gestiti i contributi esterni e le eventuali sponsorizzazioni, e definire le modalità di apertura e gestione di eventuali conti correnti dedicati. Va altresì disciplinata la rendicontazione, indicando tempi e documentazione richiesta, nonché le conseguenze di una rendicontazione incompleta o tardiva. Se è prevista la partecipazione a bandi pubblici o la ricezione di finanziamenti, è utile inserire clausole che regolino l’uso dei fondi ricevuti, la proprietà delle eventuali spese ammissibili e l’obbligo di conservazione della documentazione per i tempi indicati dalla normativa vigente o dai bandi stessi.
La regolazione dei ruoli e dei compiti deve essere precisa: l’accordo dovrebbe indicare quali attività sono attribuite a ciascuna associazione, con quale tempistica e con quali risorse umane e materiali. È opportuno chiarire fin dall’inizio che la collaborazione non comporta vincoli di subordinazione tra le parti, specificando il regime dei rapporti con il personale coinvolto, con i volontari e con i collaboratori esterni, nonché le responsabilità per infortuni e danni. Parallelamente, la previsione di adeguate coperture assicurative è raccomandata e può essere codificata come obbligo contrattuale a carico delle parti, con l’espressa possibilità di richiedere prova delle polizze sottoscritte.
Gli aspetti relativi alla proprietà intellettuale meritano una formulazione dettagliata: l’accordo deve stabilire a chi appartengono i diritti sulle opere, i materiali e le produzioni realizzate congiuntamente, se tali diritti sono condivisi in percentuali o destinati in esclusiva a una delle parti, e quali licenze vengono concesse per l’uso dei materiali nell’ambito della promozione e realizzazione delle attività previste. Le regole sull’uso dei loghi e dei marchi delle associazioni devono essere esplicite, definendo ambiti di impiego, modalità di autorizzazione e obblighi di rispetto dell’immagine e dei valori altrui.
Sul fronte della privacy, qualsiasi scambio di dati personali deve avvenire nel rispetto del Regolamento UE 2016/679 e della normativa nazionale. L’accordo dovrebbe rimandare a un allegato tecnico che descriva finalità e modalità di trattamento, misure di sicurezza, base giuridica del trattamento e responsabilità reciproche: se una parte tratta dati per conto dell’altra è necessario formalizzare la nomina a responsabile del trattamento con un contratto specifico che risponda ai requisiti del GDPR. Analogamente, la gestione della comunicazione pubblica e delle attività promozionali va disciplinata, prevedendo meccanismi di approvazione preventiva dei materiali che riportano il logo o il nome dell’altra associazione.
È infine importante prevedere clausole di riservatezza che tutelino informazioni confidenziali scambiate nel corso della collaborazione e stabiliscano un periodo minimo di vincolo successivo alla cessazione del rapporto. Le previsioni in materia di forza maggiore, modifiche contrattuali, legge applicabile e foro competente completano il quadro normativo dell’accordo, così come la determinazione delle spese per la registrazione e degli oneri amministrativi. Allegare al testo principale documenti tecnici quali un programma dettagliato delle attività, un piano finanziario e un’informativa sulla protezione dei dati garantisce chiarezza operativa e facilita l’applicazione dell’accordo nella quotidianità del progetto.
Fac simile accordo di collaborazione tra associazioni culturali Word
Questo fac‑simile in formato Word è pensato per fornire una base immediatamente utilizzabile e adattabile alle esigenze specifiche delle associazioni coinvolte: contiene articoli tipici (premesse, oggetto, durata, obblighi, aspetti economici, proprietà intellettuale, privacy, responsabilità, riservatezza, comunicazioni e clausole finali) che è possibile completare con gli allegati tecnici del caso. Il documento è strutturato in modo da facilitare la personalizzazione delle parti operative e amministrative e da essere idoneo sia per relazioni tra associazioni private sia per collaborazioni con enti pubblici.
Luca Sanna è un autore specializzato in questioni di diritti dei consumatori, che lavora presso un'associazione dei consumatori. Con il suo blog, mette a disposizione dei suoi lettori moduli utili, insieme a informazioni dettagliate sulla loro compilazione.
