Fac simile accordo di collaborazione tra professionisti​ Word

Come scrivere accordo di collaborazione tra professionisti​

Un accordo di collaborazione tra professionisti è un documento contrattuale con cui due o più soggetti titolari di partita IVA o professionisti liberi stabiliscono per iscritto i termini della loro collaborazione su uno o più progetti. Serve a chiarire ruoli, responsabilità, modalità di remunerazione, durata dell’impegno e regole sulla proprietà dei risultati, riducendo il rischio di controversie e fornendo prova degli accordi raggiunti tra le parti.

Redigere un accordo di collaborazione tra professionisti richiede attenzione alla chiarezza formale e alla completezza dei contenuti: la lingua del contratto deve essere precisa e non ambigua, le obbligazioni espresse in modo da poter essere agevolmente verificate nel corso dell’esecuzione e le responsabilità allocate in modo coerente con le competenze e i ruoli di ciascuna parte. Innanzitutto, è fondamentale partire dall’identificazione univoca delle parti contraenti, includendo i dati anagrafici o societari, la partita IVA e, se rilevante, l’iscrizione a ordini o albi professionali; tali informazioni non sono solo formali, ma permettono anche di verificare requisiti di ordine deontologico o di titolo professionale necessari per lo svolgimento delle attività concordate. La descrizione dell’oggetto contrattuale deve essere dettagliata: definire con precisione le prestazioni che ciascun professionista si impegna a fornire evita sovrapposizioni di competenze e lacune operative, e permette di stabilire criteri oggettivi di accettazione dei deliverable. Nel corpo del contratto è opportuno spiegare non solo le attività da svolgere ma anche i risultati attesi e i livelli di qualità o standard tecnici applicabili, potendo richiamare normativi tecnici, capitolati o standard professionali laddove necessario.

La disciplina della durata e delle modalità di cessazione è un altro elemento cruciale: va chiarito se la collaborazione è a tempo determinato, legata al raggiungimento di uno specifico risultato, o a tempo indeterminato con possibilità di recesso. In quest’ultimo caso è opportuno prevedere termini di preavviso congrui, modalità di comunicazione e effetti economici della risoluzione, inclusa la gestione di eventuali prestazioni in corso e la liquidazione di compensi maturati ma non ancora corrisposti. Le regole economiche devono essere espresse con precisione: indicare il criterio di determinazione del compenso, se a forfait, a percentuale sul valore del progetto, a tariffa oraria o a milestone, stabilire tempi e modalità di fatturazione e pagamento, nonché prevedere le condizioni per l’eventuale emissione di anticipi e per i rimborsi spese giustificati. Quando la collaborazione prevede la partecipazione a gare o l’assunzione di incarichi verso terzi, è particolarmente importante definire la ripartizione dei proventi e delle responsabilità fiscali e amministrative, con clausole che specifichino chi emette fattura al committente e come vengono poi ripartiti i corrispettivi tra i professionisti.

La natura autonoma dei soggetti coinvolti deve essere esplicitata per evitare dubbi circa l’esistenza di un rapporto di lavoro subordinato. L’accordo dovrebbe affermare che ciascun professionista opera in regime di autonomia, che mantiene la propria organizzazione, gli strumenti di lavoro e la responsabilità gestionale delle proprie attività. Tuttavia, proprio perché l’autonomia non esclude la necessità di coordinamento, è utile descrivere le modalità di governance del progetto: chi svolge il ruolo di referente, come vengono convocate e documentate le riunioni, e quali sono i flussi informativi e di reporting. La disciplina della responsabilità verso il cliente o verso terzi richiede altrettanta attenzione: va stabilito se gli obblighi verso il committente sono solidali o proporzionali, quali sono i limiti di responsabilità per danni diretti e indiretti e se è richiesta l’adozione di specifiche polizze assicurative professionali a copertura di errori, omissioni o responsabilità civile.

La riservatezza e la protezione dei dati costituiscono aspetti imprescindibili di ogni accordo di collaborazione che preveda scambio di informazioni tecniche, commerciali o dati personali. Le clausole di confidentiality devono definire il perimetro delle informazioni confidenziali, la durata dell’obbligo di riservatezza anche successiva alla cessazione della collaborazione, e le misure tecniche e organizzative che le parti si impegnano a adottare in conformità al GDPR. È opportuno prevedere obblighi distinti e procedure specifiche nel caso in cui una delle parti debba avvalersi di subfornitori o collaboratori esterni, assicurando che gli stessi siano vincolati agli stessi obblighi di riservatezza e di protezione dei dati. Relativamente alla proprietà intellettuale, il contratto deve disciplinare i diritti sui risultati del lavoro: va chiarito se i deliverable vengono trasferiti in proprietà, ceduti in licenza esclusiva o non esclusiva, o se i diritti rimangono ai singoli autori concedendo all’altra parte solo un utilizzo limitato; per i progetti che comportano creazione di software, progettazioni tecniche o opere dell’ingegno è spesso necessario dettagliare regime di sfruttamento economico, durata delle licenze e responsabilità in caso di violazione dei diritti di terzi.

Altre clausole operative da inserire riguardano la possibilità di subappalto o cessione dei diritti contrattuali, le condizioni per la modifica del contratto, e le previsioni in caso di forza maggiore. È utile stabilire che la cessione del contratto o l’affidamento di parti dell’incarico a terzi richiedono il consenso scritto delle parti, indicando le modalità per richiederlo e per valutare i requisiti dei subcontraenti. Le clausole di modifica dovrebbero prevedere che ogni variazione sia formalizzata per iscritto e firmata da tutte le parti, mentre le previsioni di forza maggiore devono elencare esempi e descrivere gli effetti sulla tempistica di esecuzione e sugli obblighi di informazione e mitigazione dei danni. Infine, per la gestione delle controversie è opportuno indicare il diritto applicabile e l’eventuale foro competente, o prevedere metodi alternativi di risoluzione come la mediazione o l’arbitrato, tenendo conto che in molti casi la scelta di procedure di ADR può accelerare la soluzione dei conflitti e contenere i costi processuali.

Dal punto di vista formale, benché la legge non imponga sempre la forma scritta, la sottoscrizione di un documento cartaceo o elettronico è fortemente consigliata per ragioni probatorie e pratiche. Per facilitare l’esecuzione e la conservazione si raccomanda l’uso di versioni non modificabili del testo contrattuale, e quando opportuno l’apposizione di firme elettroniche qualificate. Infine, la personalizzazione del modello di accordo in base al settore professionale è essenziale: le esigenze di uno studio di architettura non coincidono con quelle di uno studio legale o di una società di consulenza informatica, per cui è sempre consigliabile adattare le clausole a specifiche normative di settore, regole deontologiche e requisiti dei bandi di gara eventualmente coinvolti, e valutare, quando necessario, il supporto di un consulente legale esperto in materia contrattuale e fiscale.

Fac simile accordo di collaborazione tra professionisti​ Word

Di seguito è disponibile un fac simile del contratto in formato Word, pensato per essere facilmente personalizzato con i dati delle parti, la descrizione del progetto e le clausole economiche e di responsabilità. Il documento è predisposto in modo da consentire rapide modifiche alle parti tecniche e amministrative e include sezioni già strutturate per la riservatezza, la protezione dei dati, la proprietà intellettuale e la risoluzione delle controversie.

Luca Sanna è un autore specializzato in questioni di diritti dei consumatori, che lavora presso un'associazione dei consumatori. Con il suo blog, mette a disposizione dei suoi lettori moduli utili, insieme a informazioni dettagliate sulla loro compilazione.