In questa guida si trova un fac simile ricorso avverso sanzione amministrativa Word da compilare.
Nella pagina si trovano anche le informazioni che servono per utilizzare il modulo correttamente.
Come Compilare il Modello Ricorso Avverso Sanzione Amministrativa
In base all’articolo 22 bis della legge numero 689 del 1981, il giudice di pace ha la competenza di esaminare i ricorsi contro le ordinanze ingiunzione di pagamento e quelle che ordinano la confisca, tranne nei casi specifici in cui la competenza è attribuita al tribunale. Tale eccezione si verifica quando la sanzione è stata imposta per violazioni riguardanti settori particolarmente sensibili e di rilevante interesse pubblico, quali
-La tutela del lavoro, l’igiene nei luoghi di lavoro e la prevenzione degli infortuni;
-La previdenza sociale e l’assistenza obbligatoria
-L’urbanistica ed edilizia
-La tutela dell’ambiente, della flora e della fauna, nonché delle aree protette
-L’igiene degli alimenti e delle bevande
-Il settore finanziario e delle società
-Le questioni tributarie e valutarie.
Inoltre, il tribunale assume la competenza nei casi in cui la sanzione pecuniaria prevista per la violazione supera il limite di 30.000.000 di lire (pari a circa 15.493 euro) o quando, in assenza di un limite massimo, viene imposta una sanzione superiore a tale soglia. La competenza del tribunale è prevista anche per le sanzioni di natura non pecuniaria, applicate da sole o in aggiunta a quelle pecuniarie, con alcune eccezioni specifiche.
Per quanto riguarda la competenza territoriale, nelle opposizioni alle ordinanze ingiunzioni prevale la competenza del giudice del luogo dove è stata commessa la violazione. Questo principio non viene meno nemmeno di fronte alla disposizione dell’articolo 25 del codice di procedura civile, che stabilisce una competenza alternativa basata sulla sede dell’Avvocatura dello Stato.
È importante notare che l’incompetenza territoriale deve essere sollevata dalla parte interessata, dato che il giudice non può farlo autonomamente. Nella procedura di opposizione a sanzioni amministrative, diversamente da quanto avviene nel rito ordinario, l’eccezione di incompetenza può essere presentata anche durante la prima udienza.
L’opposizione a una sanzione amministrativa si effettua tramite la presentazione di un ricorso al quale deve essere allegata l’ordinanza che si intende impugnare. Per procedere in maniera corretta, è necessario allegare all’originale del ricorso altre cinque copie dello stesso e cinque copie dell’ordinanza impugnata. Per gli altri documenti da presentare, è sufficiente un’unica copia. Tutti i documenti devono essere ordinati e inseriti in un fascicolo, corredato di un indice, da depositare presso l’ufficio del ruolo generale del giudice competente.
Sia l’opponente che l’autorità emittente l’ordinanza hanno la facoltà di presentarsi in giudizio personalmente. L’autorità può, inoltre, delegare funzionari appositamente designati. Qualora sia stato nominato un difensore o un procuratore, notificazioni e comunicazioni durante il procedimento seguiranno le modalità stabilite dal codice di procedura civile. In assenza di rappresentanza legale, l’opponente dovrà fornire una dichiarazione della propria residenza o eleggere un domicilio nel comune di competenza del giudice. Mancando queste indicazioni, le notifiche saranno effettuate mediante deposito in cancelleria.
Si è discusso sulla validità dell’opposizione introdotta mediante atto di citazione invece che ricorso. In base all’articolo 156, terzo comma, del codice di procedura civile, che afferma il principio della non nullità degli atti che raggiungono il loro scopo, l’opposizione tramite citazione può essere considerata valida se registrata nei termini legali per l’opposizione, ovvero entro 30 giorni dalla notifica dell’ordinanza.
L’opponente ha l’onere di dimostrare la tempestività della propria opposizione, allegando copia dell’ordinanza notificata. Tuttavia, la mancanza della relata di notifica non prova automaticamente la tardività dell’opposizione, non giustificando di per sé l’inammissibilità immediata del ricorso. L’inammissibilità del ricorso verrà dichiarata solo se, a seguito del procedimento, persiste l’impossibilità di verificare la tempestività dell’opposizione.
L’articolo 22 della legge 689 del 1981 stabilisce che l’opposizione alle sanzioni amministrative deve essere presentata entro trenta giorni dalla notifica del provvedimento. Questo termine si estende a sessanta giorni per coloro che risiedono all’estero. È importante notare che il mancato rispetto di questo termine non comporta automaticamente la decadenza dal diritto di opporsi o l’inammissibilità dell’eventuale ricorso proposto. Infatti, se nell’atto amministrativo viene indicato un termine errato per la presentazione del ricorso, ma il termine più lungo riportato nel verbale di accertamento notificato è stato rispettato, l’eventuale errore nell’atto non determina la nullità ma rappresenta una mera irregolarità. Ciò significa che non si verificano preclusioni processuali per il mancato rispetto del termine previsto dalla legge, purché sia stato rispettato il termine più ampio indicato nel verbale.
Inoltre, in materia di sanzioni amministrative derivanti da violazioni del codice della strada, la solidarietà tra il proprietario del veicolo e il conducente responsabile dell’infrazione implica l’emissione di due distinti provvedimenti sanzionatori. Ogni soggetto obbligato ha il diritto di presentare un’autonoma opposizione, soggetta al termine di decadenza specificato dall’articolo 203 del codice della strada. Di conseguenza, la mancata opposizione entro tale termine preclude la possibilità di beneficiare di una sentenza favorevole emessa nei confronti dell’altro coobbligato, in quanto non esiste una correlazione diretta tra i due provvedimenti e l’articolo 1306 del codice civile, relativo alle obbligazioni solidali di natura privatistica, non è applicabile in questo contesto.
È dunque chiaro che, in caso di sanzioni amministrative, quando più soggetti sono responsabili dell’illecito, ciascuno deve esercitare la propria facoltà di opposizione entro i termini stabiliti, senza poter contare su eventuali termini pendenti a favore degli altri coobbligati. L’Amministrazione ha la facoltà di agire contro tutti gli obbligati o di concentrare l’azione su uno di essi. La giurisprudenza ha consolidato il principio secondo cui il termine per presentare l’opposizione è sospeso durante i periodi di interruzione del decorso dei termini previsti dalla legge 742 del 1969, assicurando così una maggiore protezione dei diritti dei soggetti coinvolti.
Fac simile Ricorso Avverso Sanzione Amministrativa Word da Scaricare
Di seguito si trova il modello ricorso avverso sanzione amministrativa Word da scaricare sul computer.
Una volta eseguito il download, risulta essere possibile compilare il modulo inserendo le informazioni necessarie. Il modello editato può poi essere convertito in PDF o stampato.
Luca Sanna è un autore specializzato in questioni di diritti dei consumatori, che lavora presso un'associazione dei consumatori. Con il suo blog, mette a disposizione dei suoi lettori moduli utili, insieme a informazioni dettagliate sulla loro compilazione.